Reazione 12 Luglio 2007
Inviato da LukePet in : Poesia, Verba Volant , 9 commentiREAZIONE
Lasciarsi calpestare per provare più dolore,
abbandonare le speranze nel sogno di un amore,
rinchiudere le emozioni nelle stanze del furore,
morire e rinascere in un mondo senza cuore.
Sangue infetto si diffonde nelle vene,
sangue che non scorre immerso nelle pene,
senza più nessuno da cui poter tornare,
senza più un rifugio in cui potersi salvare.
E nessun motivo per agire,
nessun motivo per morire,
nessun motivo per pensare,
resti solo ad aspettare.
Percorre le strade senza mai osare,
bloccarsi nei pensieri per solo rinunciare.
Separare ogni passione dal proprio credo,
impedito resti ostile a quello che io vedo.
Picchiare contro il muro per scaricare ogni tormento,
cedere alle tentazioni che distruggono il sentimento.
Scegliere le maligne vie del nascosto pentimento,
scoprirsi vivo senza neanche respirare per un momento.
Vedere un motivo per agire,
vedere un motivo per non morire,
vedere un motivo per pensare,
realizzare se stessi nel reagire.
Appassionarsi per non essere succubi dell’indifferenza,
crederci per non rassegnarsi all’esistenza.
Aforisma #002 – William Shakespeare 7 Luglio 2007
Inviato da LukePet in : Aforismi, Rubriche, Verba Volant , aggiungi un commento“Quando nel dolore si hanno compagni che lo condividono, l’animo può superare molte sofferenze.”
(William Shakespeare)
Aforisma #001 – Oscar Wilde 26 Giugno 2007
Inviato da LukePet in : Aforismi, Rubriche, Verba Volant , aggiungi un commentoDa stasera all’interno della sezione Verba Volant oltre ai miei testi strampalati risiederanno alcune citazioni degne di nota…frasi famose che meritano di essere ricordate…uscite dalla bocca di personaggi carismatici, estratte da film, prelevate da libri…insomma ci siamo capiti…aforismi! Ecco che arriva subito il primo pensiero che innaugura la rubrica…
“C’è una sola classe della umanità che tiene al danaro molto più dei ricchi: i poveri.
Il povero non può tenere ad altro.
Questa è la miseria di essere povero.”
(Oscar Wilde)
Inganno 2 Giugno 2007
Inviato da LukePet in : Poesia, Verba Volant , 2 commentiINGANNO
Sulla pelle la parola che bruciava,
per tutte le epocali bugie che raccontava.
Le vittime degli istanti che hai passato
ora lottano contro la fiducia che hai stuprato.
Lasciare quel che avevi,
annegando in ciò che vuoi.
Ignorando il male che creavi,
è la gloria ciò che vuoi.
Ma c’è in me qualcosa che
urla, batte e avverte che:
è l’inferno che brucia dietro te,
è il fuoco che abbatte l’anima in me.
Credere all’assurdo di ogni azione
o sperare che esista ancora la ragione.
La psiche che hai disorientato
ora cambia rotta e mira contro te che hai violato.
Inseguendo ciò che vuoi,
non pensando a ciò che fai,
osannando ciò che sei,
non tornando indietro mai.
Ma c’è in me qualcosa che
urla, graffia e avverte che:
è l’inferno che brucia dietro te,
è la fiamma che io devo spegnere.
Coma 6 Maggio 2007
Inviato da LukePet in : Poesia, Verba Volant , 1 commento finoraCOMA
Vuoto dentro ai contenuti
serbatoi svenduti
d’ignoranza.
Per rimanere fermi
dentro le insane ammissioni
delle tue superstizioni.
Arresto e ripartenza
in direzione opposta
non importa quel che costa!
Statue impotenti col pensiero più in là,
ferme su una base che si sgretola,
molestati da una libertà che dentro ansima.
Foglie che da piante assenti cadono,
mentre il senso di una vita rimpiangono,
mentre il ritmo che svanisce diffondono.
Auto in strada
che spazzano via il vento
di una solitudine senza senso.
Il tempo che passa insensibile
tra vecchie umane storie
e nuove amare memorie.
Era come quando
la storia di questo mondo
fu rapida da esplosioni
dentro al fuoco delle rivoluzioni.
Era come in piazza nel passato 68,
era come in Francia nel vecchio 89,
era tutto questo ma accadeva dentro me,
era una lotta in tempesta dentro me.
Era la spinta che mi portava a maledire,
era la condanna che mi costrinse ad inibire.
Fuga 21 Aprile 2007
Inviato da LukePet in : Poesia, Verba Volant , 1 commento finoraFUGA
Corridoi e porte chiuse che spaventano,
luci sul cammino che si spengono,
E la paura di un imminente solitudine,
costretto all’angolo dalla vile inettitudine.
Tagli rarefatti di un’immagine confusa,
vuota è la tela che svela ogni accusa,
mentre scappi tra i sentieri di un bosco che ti usa
arrivi infondo e trovi la via sempre chiusa.
Con la mano una strada aprire,
tra la nebbia una zona da scoprire.
Nuove azioni da poter realizzare
per poi potermi aggrappare e risalire.
Convinto nel principio di una continua evoluzione,
riuscire a dormire scacciando via l’indecisione.
Un’istantanea estinzione dei nostri avidi timori
attraverso il ponte che sorvola tutti i piccoli dolori.
Ritrovare tra i fondali il piacere ormai sepolto,
esplorare per poi capire ciò che ormai rimane occulto.
Con la luce che invade e ordina il risveglio,
di nuovo in piedi in lotta contro ogni ostile imbroglio.
Pronto a diventare ciò che vuoi,
sapendo di non poter esser ciò che non sei.
Pronto ad affrontare ciò che sai,
ora immune da tuoi lividi rimani…
Convinto nel principio di una continua evoluzione,
riuscire a scalare spazzando via l’indecisione.
Estinguendo ogni traccia dei vecchi stupidi timori,
guardi il ponte attraversato e saluti gli ultimi dolori.
Dentro il tuo malessere 9 Aprile 2007
Inviato da LukePet in : Poesia, Verba Volant , 3 commentiDENTRO IL TUO MALESSERE
Fluttua torbida l’atmosfera intorno a me,
cerco fra le righe un qualcosa che non c’è.
Aleggia l’odore ipnotico della tristezza su di te,
non riuscendo più capire la vita che cos’è.
Volteggia la tua espressione all’interno del mio sguardo,
scruto nel tuo viso il cedimento al traguardo.
Ironica e nevrotica è l’idea nei tuoi lineamenti,
incendio scaturito da una sorgente di lamenti.
Senza risposte ad alcuna semplice domanda,
guardi il soffitto bianco della tua stanza.
Seduto ti osservo in tutto il tuo malessere,
unicamente la soluzione che cerchi vorrei essere.
Galleggiano le tue preoccupazioni penetrando su di me,
evapora la tua sicurezza allontanandosi da te.
Il silenzio si fa sempre più buio fra di noi,
ho timore di parlare poiché non so quello che vuoi.
Nuoto in affanno nei meandri del tuo umore,
vorrei cancellare dal tuo volto questo dolore,
esploro le tue opache profondità per intere ore
in cerca di una via che mi porti dritta al cuore.