Concerto Subsonica @ Bologna (16 Aprile 2011) 22 Aprile 2011
Inviato da LukePet in : Artisti, Concerti, Musica, Recensioni, Suoni , trackbackNuovo disco, nuovo tour, nuovo show. Avevo lasciato i 5 torinesi un paio d’anni fa con un concerto in quel di Roma e lo scorso week-end li ho ritrovati in forma e con l’energia di sempre. Ma procediamo per gradi.
Era da un bel po’ che non andavo a un concerto come si deve…e non perché non ce ne siano stati, ma perché per un motivo o per l’altro me li sono persi. Fortunatamente a spezzare l’astinenza è arrivato quello dei Subsonica, un appuntamento classificato come “immancabile” per me ed i compagni concertari di sempre.
Mi preparo quindi a buttar giù un nuovo resoconto (i precedenti li trovate qui, qui, qui e qui) dell’intera giornata…cominciamo.
Si lascia ufficialmente la casa madre verso le 16 in direzione Bologna…l’andata vola via nel più liscio dei modi: poco traffico, chiacchiere, playlist da viaggio ed una guida che semina (si fa per dire) il panico tra i passeggeri (purtroppo dopo tanto tempo ancora non si sono abituati alle mie curve da gran premio).
Ore 19. Siamo nel parcheggio del Futurshow Station…e qui apro una piccola parentesi/polemica; dunque, ogni volta che mi capita di andare al Futurshow Station (per chi non lo sapesse, ex Palamalaguti) vedo il prezzo del parcheggio lievitare, ricordo la prima volta che pagai un onesto 4 euro, poi lo scorso anno ci tornai per vedere i Muse ed eravamo già arrivati a 7 (e già lì mi era sembrato un prezzo esagerato) ma, dulcis in fundo, a questo giro la cifra richiesta per il posteggio è stata di ben 9 euro (per la serie: come lucrare alla grande su un evento). Considerando che il biglietto del concerto è costato 20 euro (+ diritti di prevendita)…che un parcheggio costi quasi la metà del biglietto mi sembra assurdo…detto ciò, chiudo subito la piccola parentesi/polemica e torniamo al sodo.
L’iter del pre-concerto segue lo standard oramai collaudato: spesa al centro commerciale e cena consumata sul retro del portabagagli, come tradizione insegna. Ci si perde in chiacchiere ed un’ora e mezza vola via…a quel punto siamo in zona calda, è il momento di entrare.
Ci facciamo strada tra la gente che è ancora in fila, strappiamo il nostro bel biglietto e siamo dentro. Come sempre ci piace guardare il concerto da sotto quindi, come recita il ticket, “posti in piedi non numerati”…l’unico concerto dei Subsonica che ho visto seduto sulle gradinate è stato il primo (ma si parla di ben 11 anni fa, poi ho capito che non s’ha da fare!).
Il pubblico è già bello piazzato e noi nell’attesa ci prendiamo una birretta da sorseggiare; ho ancora la birra in mano quando le luci si spengono ed il live inizia…tracanno la birra e si parte. Le luci del palco si animano sotto i colori della bandiera italiana e la batteria inizia a martellare imperterrita…le cinque sagome entrano gradualmente in scena e “Prodotto Interno Lurido” apre le danze.
Nuovo tour e nuovo affascinante palco (sempre ad opera del bravissimo Mamo Pozzoli)…luminoso, colorato e ben curato nei minimi particolari…certo, c’è da dire che i vecchi pannelli a led probabilmente risultavano più suggestivi, al contrario però con questa nuova scenografia sembra tutto più “aperto”.
La prima parte di concerto vola via tra nuovi e vecchi successi…dall’ultimo album (“Eden”) arriva “Serpente” che, con il suo dub profondo, si lascia ampiamente apprezzare. Come era lecito immaginarsi la gente si scalda al massimo quando vengono tirati fuori dal cilindro le pietre miliari della band…“Aurora Sogna” attiva il movimento ed io riesco ad avanzare guadagnando posizioni preziose. Tra le note di “Sul Sole” (che personalmente ho trovato molto più energica nella sua veste live) si chiude la prima parte di concerto.
Qualche minuto di pausa e si ricomincia…la seconda parte della setlist è “al bacio”. Subito dopo “Eva-eva”, arriva “Eden” che, come mi aspettavo, dal vivo ha tutto un altro sapore…ed è stato uno dei pezzi che più mi ha colpito dell’intero concerto. Dopo di che il gioco si fa duro e parte una treccia dal sapore drum’n’bass che vede coinvolti molti dei brani più accelerati del repertorio…ed in questa treccia si inserisce “Il Diluvio”, ultimo fresco singolo il cui effetto live è eccezionale…e, proprio nell’intermezzo del pezzo, Samuel invita tutti i presenti ad accovacciarsi per esplodere in un salto liberatorio alla ripartenza del ritornello…inutile dire che l’esperimento è perfettamente riuscito.
Dopo 6-7 pezzi senza neanche una pausa arriva il momento di “Benzina Ogoshi”, una canzone nata per gioco che è diventata già un piccolo cult per gli amanti dei Subsonica e che ha unito tutto il palazzetto al grido di “Non siete riusciti a bissare Microchip Emozionale!”
E dopo tutta questa scarica di energia è il momento di “Istrice” che chiude la seconda parte dello show.
Ma non è finita, c’è ancora spazio per un’altra serie di pezzi. Una parte finale che vede l’esecuzione dell’immancabile “Tutti I Miei Sbagli” e della storica “Nicotina Groove”. La chiusura definitiva arriva quando, a luci già accese, vengono eseguite prima “Strade” e poi “L’Angelo” che mette la parola fine al concerto in un’intima atmosfera…i sonici si beccano i meritati applausi da tutto il palazzetto e lasciano la scena. Live concluso.
Che altro dire, la band dal vivo conserva l’energia di sempre ed è sempre rivitalizzante partecipare ad un loro concerto…cari Subsonica, ci rivedremo sicuramente anche in estate.
Visto che ci siamo, posto anche tutta la setlist, eccola:
01) PRODOTTO INTERNO LURIDO
02) ALBASCURA
03) L’ULTIMA RISPOSTA
04) NUVOLE RAPIDE
05) SERPENTE
06) IL CIELO SU TORINO
07) VELENO
08) AURORA SOGNA
09) DEPRE
10) SUL SOLE11) EVA-EVA
12) EDEN
13) YOU DON’T LOVE ME (NO, NO, NO) (Cover Dawn Penn)
14) NON IDENTIFICATO
15) LIBERI TUTTI
16) IL DILUVIO
17) L’ERRORE
18) PIOMBO
19) COLPO DI PISTOLA
20) BENZINA OGOSHI
21) ISTRICE22) LA FUNZIONE
23) DISCO LABIRINTO
24) TUTTI I MIEI SBAGLI
25) NICOTINA GROOVE
26) L’ODORE
27) STRADE
28) L’ANGELO
Il resto del resoconto narra di un panino crauti e salciccia consumato fuori dal concerto e di un viaggio di ritorno un po’ più lungo del previsto causa lavori autostradali. In tutto ciò, nell’era degli smartphone, c’è stata la geniale idea di attivare contemporaneamente 3 navigatori, che grazie alla “piacevole” sincronia delle istruzioni vocali stavano per mandarmi fuori di testa.
Ma alla fine, come sempre, a casa ci siamo arrivati…sani, salvi ed appagati. Alla prossima.
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