Concerto Motel Connection @ Bologna (18 Settembre 2009) 21 Settembre 2009
Inviato da LukePet in : Artisti, Concerti, Musica, Recensioni, Suoni , trackbackSono un camionista mancato, ora ne sono certo. Eh si, perchè mi sa che non è proprio da tutti farsi (tra andata e ritorno) circa 6 ore di viaggio per vedersi un concerto…il tutto senza riposarsi un secondo e, soprattutto, dopo aver affrontato l’intera giornata lavorativa. La mia resistenza da guidatore oramai sembra pronta a sfidare tutte le autostrade d’Italia, proprio come fanno i maestri camionisti.
Ma raccontiamola questa trasferta.
Alle 17:15 di Venerdì 18 Settembre squilla il telefono dell’ufficio in cui lavoro…è un cliente, ha un problema. Proprio quello che non volevo sentire. Devo partire per Bologna e l’orario di partenza, sulla tabella di marcia, è fissato alle 17:45. Le assistenze ai clienti sono talmente imprevedibili che potrebbero distruggere in sol boccone tutto il programma previsto…quindi alzando la cornetta mi gioco il tutto per tutto. Rispondo, ascolto, capisco il problema…apro la tele-assistenza ed immedesimandomi nello Usain Bolt del computer metto a posto tutto in pochissimi minuti. Attacco la cornetta e scappo via. Incredibile, ma sono in perfetto orario!
Stasera all’Estragon suonano i Motel Connection…si va. I compagni di trasferta faranno il loro ingresso in macchina a tappe…c’è chi sale fin dall’inizio, chi viene raccolto a metà strada e chi si trova già nelle terre emiliane. La stazione di Bologna sarà il punto di incontro per tutti quanti…ma prima ci sono circa 250 Km da percorrere.
(fonte: http://www.casasonicamanagement.it)
Il viaggio di andata scorre liscio come l’olio tra chiacchiere, musica ed il sole calante…sono quasi le 21 quando raggiungiamo il centro di Bologna. Il McDonald’s vicino alla stazione viene scelto come riferimento per la rapida cena (non so quanti anni erano che non ci mangiavo e devo dire che non mi sono perso granché). Ad un certo punto della cena prendo la mia tracolla e con fare sinistro entro in bagno trattenendomi ben oltre il tempo necessario per un semplice bisogno…tutto ciò insospettisce il resto del gruppo che si domanda cosa stia facendo; l’arcano viene svelato appena uscito…in realtà stavo semplicemente lottando con le lenti a contatto.
Nel frattempo le birre sul tavolo sono arrivate agli sgoccioli…è il momento di tornare in macchina per raggiungere l’Estragon.
Ci mettiamo un pò ad identificare il posto…ad un certo punto chiediamo indicazioni ad una vigilessa che inconsapevolmente rischia di catapultarci da tutt’altra parte, fortunatamente interviene il collega che prontamente ci incanala sulla retta via. Dopo pochi metri arriviamo a destinazione.
Parcheggiamo e ci dirigiamo a piedi in direzione dell’Estragon; il locale rientra all’interno dell’area “Parco Nord” in cui è in svolgimento la “Festa Dell’Unità”…bancarelle, stand e movimento…nelle vicinanze del locale è questa l’atmosfera che si respira. Giusto il tempo di rifocillarci con una birretta e poco dopo siamo dentro; manca ancora un pò all’inizio del live quindi c’è tutto il tempo per chiacchierare, guardarsi intorno e fare tappa in bagno.
Pian piano la musica inizia a farsi sempre più intensa…e questo significa che il live sta per iniziare. Si spengono le luci…e questo significa che ci siamo. Il trio fa il suo ingresso sul palco tra le bianche luci…parte la base, partono le vibrazioni del basso, parte il riff di chitarra…parte “H.E.R.O.I.N.” Si balla.
Un concerto dei Motel Connection è come un’immersione: prendi il respiro, ti tuffi nella musica e ne esci spossato…ed così che nel flusso sonoro in continua pulsazione arrivano pezzi come “Boy And Girl”, “The Light Of The Morning” e “Lost”. La parabola dei bpm scende un pò quando arriva il momento di “Cypress Hill”, uno dei pochi momenti di stasi per una prima parte piena di energia in cui i picchi più alti si sono raggiunti durante l’esecuzione di “Two” e di una carichissima “Car By Car”.
(fonte: http://www.youtube.com/user/djj3ck)
La seconda parte del concerto inizia con un’impronta ancora più “dance”. Una cover di “The Robots” dei Kraftwerk apre un idrante di adrenalina…Pierfunk e Pisti costruiscono una base potente su cui Samuel gioca insieme al suo Kaoss Pad…“We-we-we-we-we are the robots” (ci siamo capiti). Dal repertorio vengono anche sfornati brani come “My Dark Side” (in versione un pò rivisitata) e “Hit And Run” (che al sottoscritto prende decisamente bene).
Il finale è caratterizzato da una “Reach Out” che, proprio come nella versione disco, parte in formato elettronico per raggiungere poi una veste più reggaeggiante. Il concerto è agli sgoccioli ed arriva la chicca… “All Over”! (brano che si potrebbe quasi definire un “cult”, per i più affezionati decisamente una piacevole sorpresa).
La presentazione ed i saluti finali di rito arrivano sulla base di “Pa Pa Pa”…e, così come era iniziato, il live si conclude con il bis di “H.E.R.O.I.N.”.
Il concerto è finito e siamo tutti belli appagati, ma la serata continua…la Dj Trinity ci investe con i suoi dischi dal solido sound e si continua a ballare fino alle 2:00.
Esco dall’Estragon ed è lì che mi rendo conto che, come minimo, mi aspettano altre 3 ore di guida per tornare…ma la cosa non mi preoccupa minimamente…non sono stanco e, come ho detto all’inizio del resoconto, oramai lo spirito da camionista è saldo dentro di me.
Si risale quindi in macchina e Km dopo Km ritornano tutti nelle rispettive dimore…verso le 5:30 del mattino sono di nuovo a casa…colazione al bar e poi a nanna. La serata ora è bella che conclusa.
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