Concerto Primo Maggio @ Roma (1 Maggio 2008) 6 Maggio 2008
Inviato da LukePet in : Concerti, Multimedia, Musica, Recensioni, Suoni , trackbackEd anche quest’anno il primo Maggio me lo sono passato a Roma…anche quest’anno ho scelto di andare al concertone! Ecco tutto il racconto della giornata.
Si parte in corriera ed in tarda mattinata…niente di particolare da annotare durante il viaggio a parte una favolosa esperienza dentro al micro-bagno del veicolo! Vabbè, passiamo avanti…arriviamo a Roma verso le 15.
Ora tocca alla metropolitana: Linea B (Tiburtina-Termini) -> Linea A (Termini-Re di Roma) e finalmente usciamo alla luce del sole poco distanti da piazza San Giovanni. Ma prima è il momento del pranzo…c’è chi va di pizza e chi sforna dei super-panini appositamente portati da casa con in mezzo pollo e/o hamburger e/o prosciutto e/o melanzane e/o…non ricordo più (per la cronaca: questo è stato il mio pasto).
Pranzo terminato. Siamo pronti a raggiungere la piazza. Arriviamo giusti giusti per goderci l’inizio del concerto e ci rendiamo subito conto che il sole non da tregua…e così iniziamo a toglierci giubbetti e magliette di troppo; decidiamo di vederci la parte pomeridiana del live in modalità soft, senza immergerci nel marasma.
Ascoltiamo le prime esibizioni dalle retrovie…e così, mentre sul grande schermo scorrono Piero Pelù, Giuliano Palma, Linea 77, Tricarico, etc. , noi ce ne stiamo seduti all’ombra, lungo la via che si snoda da piazza San Giovanni ed in cui sfilano decine di camion-ristoro. L’unico inconveniente è che, mentre da un orecchio ti godi la musica proveniente dal palco, dall’altro tocca ascoltare le “bizzarre” canzoni messe da un mezzo-dj che si trova poco distante da noi…sapete com’è, non è proprio il massimo sentire i Linea 77 da una parte e Maracaibo dall’altra!
E poi arriva il momento fatidico…la ricerca di un bagno! E’ davvero un momento critico. I bagni chimici già hanno raggiunto lo stato di allarme, già solo avvicinandosi si percepisce un maleodore che ti fa passare pure la voglia di pisciare. E così si opta per qualche bar…molti sono già strapieni, ci si addentra nelle retrovie alla ricerca di qualche locale non troppo affollato, camminando ci si rende conto anche che molti hanno scambiato i muri delle abitazioni per dei cessi…non è di certo una scena gradevole. Per fortuna troviamo un pub piuttosto accessibile e ce la caviamo in fretta.
Torniamo nei paraggi del palco proprio nel momento in cui Claudio Santamaria e Sabrina Impacciatore (ndr. due dei quattro presentatori) ricordano uno dei temi centrali del concerto di quest’anno: le morti sul lavoro. Sabrina Impacciatore legge una lettera…è la lettere di Graziella Marota, madre di Andrea Gagliardoni, un ragazzo di 23 anni ucciso sul luogo di lavoro da una macchina impazzita…è una lettera che afferra il cuore e non lo lascia, parole che ti rimarranno per sempre impresse nella mente…parole che colpiscono…colpiscono perchè quel ragazzo viveva nello stesso tuo paese, colpiscono perchè quel ragazzo tu lo conoscevi, anche se solo di vista…un momento intensissimo.
Si è fatta quasi sera, è ora di mettere ancora qualcosa sotto ai denti e prepararsi per immergersi tra la folla e godersi la parte serale del concertone. Raggiungiamo tra mille slalom una posizione soddisfacente mentre Di Battista e la sua Jazz Band omaggiano De Andrè, sono oramai le otto passate ed il prossimo è Caparezza. La sua performance è sicuramente una delle migliori, energica e coinvolgente, riesce a far saltare tutta la piazza…e poi in successione, dopo Jorge Ben, alcuni tra i miei gruppi preferiti: Elio e Le Storie Tese (sicuramente i più “eleganti” della serata), Afterhours (i brani del loro nuovo album già fanno effetto), Subsonica (interpretazione eccezionale di “Canenero”), Baustelle (riuscitissimi i duetti con Irene Grandi), Marlene Kuntz (bellissima la cover di “Impressioni di Settembre” eseguita insieme a Santamaria).
Ci spostiamo mentre sul palco ci sono i Tiromancino ed ascoltiamo gli artisti restanti (Max Gazzè, Ascanio Celestini, The Niro e L’aura) un pò defilati intrattenendoci in chiacchiere. Il concerto ormai è giunto al termine ma non la nostra serata…la corriera per il ritorno parte il mattino successivo!!!
Riusciamo a recuperare qualche informazione su un concerto che si tiene al centro sociale Forte Prenestino (eh si, la nostra sete di live non passa mai). Ci accodiamo al flusso di ragazzi che cerca di raggiungerlo…e tra lunghe camminate ed autobus presi al volo riusciamo finalmente ad arrivare…non avevo mai visto un centro sociale di tale dimensioni…una realtà dove si vede di tutto (decisamente di tutto!). Arriviamo e ci godiamo l’esibizione degli LNRipley per poi rilassarci un pò prima di ripartire…iniziamo ad accusare la stanchezza dell’intera giornata.
Ripartiamo, prendiamo l’autobus di ritorno ed arriviamo alla stazione Termini …la stazione sembra un vero e proprio accampamento, ci sono ragazzi (probabilmente reduci dal concertone) che dormono su ogni angolo. Noi di certo non siamo da meno…zaino sotto la testa, distesa sul pavimento della stazione e via…sonno profondo.
Il resto è storia di un risveglio dopo qualche ora, colazione e corriera per il ritorno in cui si continua a dormire per tutto il viaggio.
Ed anche questo primo maggio è andato…alla grande!
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