Concerto Arctic Monkeys @ Torino (13 Luglio 2007) – Traffic Free Festival 17 Luglio 2007
Inviato da LukePet in : Artisti, Chiacchiere, Concerti, Musica, Recensioni, Suoni , trackbackOhhhhh finalmente ho visto Torino…dopo averne sentito tanto parlare l’ho vista!..e non solo…mi sono pure immerso nel Traffic festival tra incontri, concerti e aftershow…ok, ora vi faccio il resoconto.
Sono le 4:50 di Venerdì mattina quando la sveglia inizia a strillare…è il momento di alzarsi, tra mezz’ora si deve prendere il treno per Ancona per poi cambiare e salire su quello per Torino. Affrontiamo la trasferta in modalità low-cost e per questo scegliamo di prendere un interregionale…ci aspettano più di 7 ore di viaggio!
L’andata scorre via tra “appisolamenti” frammentati e lettori mp3 attivi…io provo anche ad affrontare l’ardua sfida di studiare in treno, mi sono portato pure le dispense del corso di “Sistemi Operativi“!!!…l’impresa è decisamente dura ma qualcosa si riesce a fare.
Alle 13:40 finalmente arriviamo a Torino, il rincoglionimento a causa del viaggio è ad alti livelli…così sgranchiamo le ossa, facciamo subito una tappa in bagno per una rapida lavata al viso e mettiamo qualcosa sotto ai denti…ok, siamo di nuovo operativi…Torino ci aspetta.
Ci incamminiamo in direzione dei Giardini Reali e nel frattempo apprezziamo la bellezza delle vie e delle piazze torinesi. Torino mi ha decisamente sorpreso, è più bella di quanto mi aspettassi…i numerosi palazzi che la caratterizzano sono una splendida testimonianza della storia del nostro paese; molto meno caotica di altre città che ho in passato visitato credo che sia uno dei migliori esempi di realtà evoluta che abbiamo in Italia.
Arriviamo in Piazza Vittorio…e qui mi tolgo lo sfizio di vedere Casasonica, quartier generale dei Subsonica (uno dei miei gruppi preferiti), seduta in un bar lì vicino c’è pure Fernanda Lessa!
Diamo un’occhiata ai Murazzi lungo il Po e poi ripartiamo alla ricerca dei Giardini Reali dove nel pomeriggio inizierà ufficialmente la giornata del Traffic con l’incontro con la scrittrice Valeria Parrella; troviamo la location ma ancora non è accessibile così ci rilassiamo un pò nel parco antistante.
Verso le 17 inizia l’incontro: insieme alla scrittrice anche Raiz (ex Almamegretta) per alcuni interventi musicali, c’è una discreta presenza di gente…sono anche presenti i direttori artistici/organizzatori del Traffic, riconosco Alberto Campo, Cosimo Ammendolia ma soprattutto Max Casacci (presidente del festival nonchè chitarrista dei Subsonica).
Verso le 19 lasciamo i giardini per andare a prendere la navetta che ci condurrà al Parco della Pellerina (location principale nella quale si svolgono i concerti), con mia somma sorpresa vedo ancora Max Casacci immerso insieme a tutti i ragazzi che sono accalcati per prendere il bus…alla faccia delle stars e dei divisimi direi.
I primi due giorni del Traffic li ho seguiti via streaming e grosso modo so ciò che ci attende alla Pellerina; arriviamo al parco e subito mangiamo…tra le decine di postazioni di ristoro optiamo per una cena a base di kebab, consumiamo rapidamente il primo ed è qui che parte una scelta assai rischiosa…fare il bis! Prendiamo un secondo kebab che ci mette KO…dopo un pò ci riprendiamo. Anche Alex Turner, il frontman degli Arctic Monkeys (headliner della serata), vaga per il parco…si riesce anche a fermarlo per una foto :-) .
Il Parco della Pellerina è immenso, c’è molto-molto verde in giro e diverse persone che fanno jogging nonostante tutto il festival intorno; trascorriamo un’altra oretta tra chiacchiere e socializzazioni varie, dopodichè raggiungiamo il palco. Stanno suonando i The Coral…subito dopo sarà il momento degli Arctic. Attendiamo un pò e il momento arriva…ecco gli Arctic Monkeys.
La setlist è inaugurata da “The View From The Afternoon” succeduta da “Brianstorm“…il concerto è decisamente dinamico…spinte, sudore, piedi pestati, gente che innaffia altra gente con lattine di birra…non manca niente…credo proprio che non ci sia modo migliore per definire cosa sia il rock. La musica degli Arctic Monkeys è piuttosto energica, il loro successo credo sia figlio della freschezza dei loro pezzi, sono un gruppo frizzante…nonostante delle canzoni sostanzialmente semplici riescono ad esprimere una grande vitalità, i riff che caratterizzano ogni brano sono decisamente efficaci…il movimento tra la folla che hanno scaturito ne è la testimonianza. Ad un certo punto del concerto vedo un gruppo di ragazzi che cercano a testa bassa qualcosa tra tutte le gambe della folla, istintivamente abbasso lo sguardo e trovo una scarpa…non so perchè ma credo sia ciò che stanno cercando, la restituisco al proprietario che mi vuole fare santo subito (è anche questo il bello dei concerti).
I momenti più alti del live si vivono con l’esecuzione di pezzi come “Dancing Shoes“, “From The Ritz To The Rubble“, “Fake Tales Of San Francisco” e “Flourescent Adolescent“…la coda finale scorre da “When The Sun Goes Down” fino a “A Certain Romance“. Proprio un concerto di quelli che ti sfianca…bello.
Dopo il concerto riprendiamo un pò il fiato e ci prepariamo a prendere la navetta che ci porterà ai Murazzi dove è prevista la conclusione della serata tra dj-set vari…ed è qui che Torino mi sorprende nuovamente: i Murazzi straripano di vita! Lungo il Po si concentrano una serie di locali uno di fianco all’altro, uno diverso dall’altro…e c’è una marea di gente…ci trovi di tutto: trans che ballano su cubi lungo la strada, dj-set dance/reggae/rock, addirittura gente che cuoce salsicce ed infine gli immancabili magrebini che cercano di attirare la tua attenzione (per magari tentare di alleggerirti) ma se li ignori non rompono anche perchè all’inizio del viale c’è una cospicua presenza di forze dell’ordine.
Ci mettiamo seduti lungo i gradoni che affiancano il fiume (di fronte ai locali) e recuperiamo un pò di energie, la stanchezza inizia a farsi sentire…non abbiamo abbastanza forza per goderci la “vita murazziana” così andiamo a fare un giro per Torino, sono quasi le 4 del mattino ma non sembra mica: c’è ancora gente in giro e l’illuminazione per le vie è talmente ricca che non si ha l’idea che sia notte fonda. Tra l’altro in un bar a Piazza Vittorio vediamo anche Samuel Romano (per chi non lo sapesse il cantante dei Subsonica)…certo che è proprio vero che questi Subsonica li trovi sempre in giro per Torino.
Vaghiamo ancora un pò dopodichè ci indirizziamo verso la stazione…sono le 4:50 quando la sveglia impostata sul cellulare il giorno prima strilla ancora ed è qui che mi rendo conto che sono 24 ore che non dormo (brevi appisolamenti sul treno esclusi). Arriviamo in stazione, sono ormai le 5 di mattino, il treno per il ritorno è tra un’ora…io vorrei rimanere un altro giorno ma per motivi vari decidiamo di ritornare…va bene lo stesso, è stata una giornata intensa…direi che sono appagato (anche se vedere Battiato duettare insieme ai Subsonica mi sarebbe piaciuto).
Tra l’altro riusciamo anche a scroccare un biglietto fino a Rimini gentilmente offertoci da una scolaresca che sta partendo per una vacanza al mare a cui avanza qualche posto già pagato…ben venga.
Che dire?…Se ci sarà un’altra occasione ci tornerò sicuro e questa volta mi organizzerò meglio per fermarmi più a lungo…Torino è una gran bella città, il Traffic Festival è un evento impeccabile…come si fa a rimanere a casa!
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